L'11 ottobre 2011 mi sono recato ad Offida ad incontrare gli alunni della scuola primaria di Via della Repubblica.
Ci siamo davvvero divertiti. Ecco le foto dell'incontro.
Di seguito i materiali e el rime che i bambini delal classe Quinta hanno voluto inviarmi. Davvero bravi.
Un grazie a tutti gli alunni e agli insegnanti.
“Il Rimaiolo racconta le sue rime alla scuola primaria di Offida”
Martedì 11 Ottobre ci ha fatto visita il “ Rimaiolo ” Roberto Vespasiani. Vive e lavora come preside a Porto Sant' Elpidio, e come hobby si diletta a fare il “Rimaiolo” , cioè a raccontare delle storie in rima. Era vestito con una camicia a quadretti e indossava delle buffe bretelle blu attaccate ai pantaloni. Si è presentato cantando e suonando con le sue chitarre, una si chiama Carolina (come la sua tartaruga ) e l’altra Dozzina, perché ha dodici corde, e la catuba (grancassa) dove lui ha aggiunto un cembalo sopra. In alcune canzoni, come Abbecedario, ci ha fatto fare dei movimenti con le mani. Cantando e ballando ci ha coinvolto molto, abbiamo potuto cantare anche noi grazie ai testi proiettati dietro di lui. Le sue rime cantate erano illustrate con disegni fatti a mano che spiegavano la storia. Lui non ci ha fatto solo divertire, ma anche imparare qualcosa attraverso le sue canzoni: non ci dobbiamo far ingannare dalle apparenze, ma saper riconoscere il vero valore delle cose e non giudicare al primo sguardo. Alla fine ci ha regalato un segnalibro con stampato il suo logo: una metà chitarra che ha fatto diventare un paesaggio naturale. (Alessandro, Alice, Silvio, Veronica)
L’arrivo del Ramaiolo
Giorni prima dell’arrivo del Rimaiolo, nella scuola, c’erano appesi dei manifestini con annunciato il suo arrivo per l’11 ottobre. Quando è arrivato, era vestito con bretelle e calzoni, aveva pochi capelli ed era allegro. Dopo essersi presentato, il Rimaiolo, ci ha cantato filastrocche. Ci siamo divertiti, ma abbiamo anche imparato qualcosa: anche se abbiamo tradizioni, lingua o colore della pelle diverso, dobbiamo essere amici; senza T.V. non è la fine del mondo; se c’è una discussione, non dobbiamo fare la guerra, ma dobbiamo parlare e raggiungere, insieme, un compromesso. Alla fine dello spettacolo ci siamo fatti una foto e ci ha regalato: un segnalibro, un cd delle sue canzoni e i disegni delle canzoni che ci ha cantato. (Edoardo - Oscar)
Avvenimento scolastico speciale
Nella scuola di Offida arriva il Rimaiolo!
Alcuni giorni prima dell’11 ottobre la maestra Gabriella ci ha mostrato un manifesto con scritto “Un fatto eccezionale: nella scuola primaria di Offida arriva il RIMAIOLO”. Noi non sapevamo esattamente chi fosse e come si chiamasse in realtà. L’11 ottobre, come scritto sul manifesto, il Rimaiolo è arrivato. Ci ha raggiunto nell’aula di informatica, mentre giocavamo al computer con il maestro Gianni. Dopo lui è andato in palestra e noi siamo saliti in classe per prendere le sedie per poi portarle in palestra. Siamo andati in palestra e ci siamo accomodati. Sono arrivate tutte le classi e lo spettacolo è iniziato. Tutti zitti ad ascoltare, si è presentato come cantastorie. Sul grande muro bianco della palestra ha proiettato la sua pagina di internet su cui c’erano nuvolette con tante scritte. Tutti meravigliati a vedere e curiosi che cominciavano a domandare ad alta voce: <Che cos’è quello?>. Roberto Vespasiani, questo è il nome del Rimaiolo, ha spiegato che ogni nuvoletta conteneva tante piccole sorprese: filastrocche e canzoni che avremmo scoperto nel corso dell’incontro. Dopo ha presentato i suoi strumenti a cui aveva dato dei nomi: Carolina, Dozzina, Catuba. Le proiezioni erano solo parole o immagini che venivano accompagnate dai suoni e dalla voce del rimaiolo. Erano storie e canzoni conosciute o inventate da lui; avevano diversi nomi: “Le tre mosche”, “Abbecedario”, “Senza TV”, “Nel bosco di Nonsodove”… Da noi bambini lo spettacolo è stato molto gradito, sia perché è stato interessante e particolare, sia perché abbiamo saltato le ultime due ore di lezione! (Gaia, Sergio, Danesh, Lorenzo)
Il giorno 11 Ottobre nella scuola di Offida è andato a far visita un buffo signore; il suo vero nome è Roberto Vespasiani, ma si fa chiamare Rimaiolo. L’incontro con lui è stato a sorpresa e hanno partecipato tutte le classi. Al suo arrivo ogni classe si è recata in palestra per assistere al suo spettacolo. Noi (i ragazzi di 5°T.P.) ci siamo dovuti accomodare in fondo a tutti. Mannaggia!!!...Non si vedeva niente! I suoi strumenti erano tre: Dozzina, Carolina e Catuba. Abbiamo cantato tante canzoni in rima, naturalmente, molto riflessive su alcuni argomenti. Tra le canzoni che abbiamo interpretato ci sono: Le Pozzanghere, Abbecedario, Nel bosco di Nonsodove… Ci ha rivelato poi, che era il preside della scuola di Porto Sant’Elpidio, di essere cugino di un maestro e di essere il “capobanda” di Ripatransone. Prima di andarsene ci ha dato un segnalibro, un cd e ha scattato una foto di classe. (Sara, Antonella, Evelyn)
Nuove strofe per “Ninna Nanna del Fiocco di neve”
INVENTATE COLLETTIVAMENTE
Ninna Nanna di ogni studente
dice che studia, ma non fa niente.
Ninna Nanna del tempo perduto
perché gioca ogni minuto.
Ninna Nanna della classe quinta
a cui la maestra dà una “spinta.”
Ninna Nanna per ogni alunno
che non studia solo in autunno.
Ninna Nanna per il nostro paese
che ogni volta riserva mille sorprese.
Ninna Nanna per tutti i turisti
che dagli abitanti son ben visti.
Ninna Nanna per il paese di Offida
che col bove finto fa la corrida.
Ninna Nanna del piccolo borgo
a cui ogni volta i complimenti porgo.
Ninna Nanna del rimaiolo
che si asciuga le lacrime col tovagliolo.
Ninna Nanna per il nostro Roberto
che quando è venuto ha fatto un concerto.
INVENTATE INDIVIDUALMENTE
Ninna Nanna della porta aperta
tutti scappan dalla scuola e fan festa.
Ninna Nanna della scuola finita,
tutti si posson godere la vita. (Edoardo)
Ninna Nanna del gatto innevato
ti ho guardato e mi sono incantato.
Ninna Nanna ti ho visto guardare il topino
lo volevi mangiare col tuo musino. (Gaia)
Ninna Nanna della sedia e del banco
insieme accolgono il bimbo che è stanco.
Ninna Nanna del bianco foglio
perché il bimbo dice: << Scriver non voglio!>> (Pei Pei)
Ninna Nanna della pantera
che dorme dalla mattina alla sera.
Ninna Nanna del bimbo che dorme
e non vede le sue orme. (Gaia)
Ninna Nanna del fiocco di neve
se l’ascolti ispirazione ti viene.
Ninna Nanna di inventar nuove rime carine
da far ascoltare a tutte le bambine. (Alice)
Ninna Nanna del gatto innevato
che lo guardo e mi sento gelato.
Ninna Nanna dell’uccellino
che vola nel mio giardino. (Antonella)
Ninna Nanna del pappagallo canterino
che ha come amico un canarino.
Ninna Nanna del cagnolino
che ha un rosso collarino. (Veronica)
Ninna Nanna del castello diroccato
quante cannonate avrà affrontato.
Ninna Nanna del lago circondato
che gli umani hanno inquinato. (Danesh)
Ninna Nanna del pappagallo
che ogni mattina canta insieme al gallo.
Ninna Nanna del maialino
che ogni giorno fa un ruttino. (Lorenzo)
Ninna Nanna del tempo invernale
che non fa altro che nevicare.
Ninna Nanna del tempo autunnale
fra un po’ di tempo arriverà Natale. (Oscar)
Un pomeriggio tra rime e canzoni
Tutto è cominciato
quando la maestra ci ha mostrato
un volantino colorato
con un paesaggio decorato.
Le antenne son diventate dritte
per le parole che c’erano scritte;
non sapendo chi era
ci abbiamo pensato tutta la sera.
L’11 ottobre è arrivato
e in palestra si è rintanato.
Quando tutto era preparato
per la scuola ha gironzolato.
Ci ha trovati nell’aula di informatica
col maestro di matematica.
Quando è entrato non sapevamo chi fosse
ma aveva un sorriso di dimensioni grosse.
Un bambino sospettoso
gli ha chiesto pensieroso
- Forse il rimaiolo tu sei?
Non posso credere agli occhi miei!
Sul suo sito ci ha fatto andare
e Oscar l’ha scritto pure male!
Finalmente dopo tante lezioni
il mister bretelle e calzoni
ci ha detto : - Raggiungetemi in palestra,
intanto io mi avvio con la vostra maestra.
Con le sedie in palestra siamo andati
e ci siamo accomodati
dietro a tutti però ci siamo ritrovati
perché più alti siamo diventati.
Carolina, Dozzina e Catuba si è portato
e con questi strumenti ha suonato e cantato
filastrocche e racconti musicali misti
e dai bambini molti disegni sono stati visti.
A farci imparare il dovuto
fretta non ha avuto:
non giudicare dalle apparenze
ma guardare prima attentamente;
meglio parlare che litigare
e la guerra si può evitare;
la fine del mondo non è
se la televisione non c’è;
lingua, e tradizioni diverse possiamo avere
ma una cosa dobbiamo sapere:
ognuno di noi ha un valore
anche se la pelle è di un altro colore.
Tutti questi insegnamenti abbiamo assimilato
con le canzoni che abbiamo cantato e ballato.
Dopo che i regali ci ha dato
purtroppo se ne è andato
ma ognuno di noi a casa è tornato
con un sorriso sulla faccia stampato.